I NOSTRI ANIMALI

UN ARCOBALENO DI BIODIVERSITÀ

La fauna mondiale è un capolavoro dell’evoluzione, con mimesi straordinarie, tecniche predatorie affascinanti, colori unici e forme incredibili.

Al Parco Safari delle Langhe, puoi ammirare circa 350 animali di una cinquantina di specie, vivendo uno degli spettacoli più affascinanti della natura. Vieni a conoscere questi straordinari ambasciatori della vita e lasciati sorprendere dalla loro bellezza e varietà.

CERVO NOBILE

Iconico simbolo della cultura forestale europea, il cervo nobile rappresenta, nel suo celebre dimorfismo sessuale e nei suoi affascinanti cicli stagionali, un meraviglioso esempio di adattamento e resilienza, oltre che un tesoro di biodiversità a grave rischio di impoverimento. Scoprite con noi perchè!

LEONE

Universale metafora di potenza, il leone è un predatore alfa noto in tutto il mondo per la sua regalità e forza. Ma il re e le sue portentose regine sono in pericolo, e la sua minaccia siamo noi. 
Cosa possiamo fare per servire sua maestà?

TIGRE

Questo elusivo e solitario felino, tra i più grandi predatori terrestri, è in realtà uno degli animali più vulnerabili del pianeta. Oggi, in natura ne sopravvivono meno di 3000 esemplari, e il fragile destino della specie è nelle nostre mani.

CEBO DAI CORNETTI

Il cebo dei cornetti,  uno dei primati più diffuso nei Neotropici, è oggetto oggi di interessanti studi di classificazione che dimostrano quanto sia fondamentale garantire i progetti di conservazione mirati a preservare la ricchezza genetica di questi splendidi animali. Volete sapere quali programmi sono in atto a tutela di questi e altri primati americani?

ALPACA

Quello degli alpaca è uno splendido esempio di rapporto armonico tra uomo e animale, basato su un principio di sostenibilità nato tra i 3500 e i 5000 metri di altitudine. Volete saperne di più?

BUE DEI WATUSSI

Cruciale dimostrazione del peso specifico esercitato dall’allevamento in cattività sulle popolazioni selvatiche, il bue dei Watussi è una razza bovina nordamericana derivata da un bovide africano estinto ormai 5 secoli or sono. Tutelare lo standard della razza comporta numerosi effetti genetici positivi. Volete sapere quali?

CINGHIALE

Il cinghiale è l’ungulato più conosciuto e diffuso; nonostante la forte pressione venatoria, la sua crescita numerica è inarrestabile, con un incremento utile annuo del 200%. In che modo va gestito questo animale? E come possiamo tratte un’opportunità dalla convivenza con lui?

COATI ROSSO

Il rapporto di convivenza tra la nostra società e questa specie è contraddistinto da una doppia prolematica ecologica: se da un lato deforestazione e caccia minacciano le popolazioni naturali, dall’altro questi animali rappresentano un rischio per la biosicurezza umana e per la biodiversità del nostro continente, necessitando dunque di essere coinvolti in rigorosi programmi di gestione faunistica. 

EMÙ

Equamente diviso, nelle culture umane, tra riti celebrativi e consumo incontrollato, la preservazione dell’emù è una delle odierne sfide di conservazione più complicate, dove massa numerica delle popolazioni e differenziazione genetica delle stesse si confondono nebulosamente.

GIAGUARO

Il Parco Safari delle Langhe è orgogliosamente uno dei due giardini zoologici italiani ad ospitare il giaguaro, il più grande felino sudamericano, creatura tanto reale quanto mitica, tanto potente quanto minacciata.

HIGHLANDER

Originata da due antiche razze separate entrambe diffuse in territorio scozzese, questa particolare razza bovina impersona l’incontro tra contingnze di allevamento e un’estrema selezione naturale.

IPPOPOTAMO

Tra i più grandi mammiferi erbivori, l’ippopotamo, tanto temuto per il suo carattere territoriale, soffre oggi terribilmente il carattere divoratore della pressione antropica, che lo perseguita per l’oro bianco delle sua zanne e per l’abbondanza alimentare delle sue carni. 

ISTRICE

Il più grande tra i roditori del vecchio mondo, l’istrice è ai giorni nostri motivo di un importante dibattito tra i conservazionisti: trattasi di una specie autoctona o alloctona?

LAMA

Tra i più noti tilopodi del Nuovo Mondo, i lama sono letteralmente un pezzo della storia del rapporto tra ambiente e cultura umana nel Sud America. 

LINCE EURASIATICA

Tra i più grandi carnivori europei, la lince eurasiatica sta finalmente facendo ritorno, dopo decenni dalla sua scomparsa, anche in Italia; quali sono i principali progetti di ricerca dedicati alla specie? E come dobbiamo comportarci in caso di fortunato incontro con questo elusivo felino? 

LUPO CANADESE

Il Parco Safari delle Langhe è orgogliosamente l’unico giardino zoologico italiano ad ospitare il lupo canadese, di cui il nostro zoo custodisce esemplari coinvolti in innovativi progetti di arricchimento ambientale. Ma che lupi frequentano la nostra Penisola? E come dobbiamo comportarci con essi?

MACACO GIAPPONESE

Minacciato dalla deforestazione, dall’agricoltura e dall’urbanizzazione, il macaco giapponese è uno dei primati più presenti nella cultura dell’estremo oriente, che si auspica possa tutelarne l’esistenza almeno quanto ne venera l’intelligenza.

MARÀ DELLA PATAGONIA

Nonostante l’aspetto a metà tra una lepre e un canguro, i marà sono un gruppo di roditori sudamericani minacciati di estinzione e coinvolti in diversi progetti di conservazione.

PROCIONE

Specie invasiva di rilevanza unionale, il procione è un mammifero estremamente intelligente, esattamente come si spera possa essere il genere umano nel gestire il rischio sanitario ed ecologico legato a questa specie.

WALLABY DI BENNET

Originario dell’Australia, il wallaby di Bennet è stato introdotto anche in diversi luoghi del Vecchio Mondo, dove sopravvive ancora oggi in piccole colonie.
Conoscete i rischi legati alla diffusione, in un determinato ambiente, di specie provenienti da ecosistemi diversi?

ZEBRA DI GRANT

Considerata una delle più piccole e veloci zebre esistenti, la zebra di Grant è un patrimonio di biodiversità minacciato dalle guerre e dall’impoverimento genetico.

BISONTE AMERICANO

Celeberrimo gigante delle praterie nordamericane, in pochissimi anni il bisonte è passato da oggetto di culto a bene di consumo, sfiorando l’estinzione già centotrenta anni fa. Come viene protetto oggi questo leggendario animale?

MA NON SOLO...

Il nostro parco safari ospita tante altre specie animali:

  • dromedario
  • asino selvatico asiatico
  • struzzo
  • maialini vietnamiti
  • leopardo dello Sri Lanka
  • gatto selvatico europeo
  • ammotrago
  • grifone dell’Himalaya
  • gru coronata
  • tartaruga di Hermann
  • tartaruga greca
  • nandù
  • capre e pecore domestiche
  • gnu coda bianca

IL NOSTRO RETTILARIO

Al Parco Safari delle Langhe, oltre agli animali selvatici, è possibile visitare anche il rettilario, un’area dedicata a diverse specie di rettili.

Qui, potrete ammirare serpenti, camaleonti, iguane e il drago barbuto, insieme a molte altre affascinanti creature.

Un’esperienza unica per scoprire da vicino il mondo dei rettili e la loro varietà.

Vieni a conoscere questi straordinari ambasciatori della vita e lasciati sorprendere dalla loro bellezza e varietà.

ANACONDA
GIALLA

NONOSTANTE IL NOME NON ABBIA BISOGNO DI ALCUNA PRESENTAZIONE, QUESTO AFFASCINANTE SERPENTE, COSI’ COME IL GIGANTESCO CUGINO VERDE, NON RISULTA UNA REALE MINACCIA PER L’ESSERE UMANO, DAL QUALE E’ INVECE PERSEGUITATO INGIUSTAMENTE.

BOA
CODA ROSSA

CONSIDERATO DA MOLTI IL COSTRITTORE PER ANTONOMASIA, IL BOA (TERMINE LATINO PER INDICARE I GRANDI SERPENTI) CODA ROSSA E’ UNO DEI PIU’ GRANDI PREDATORI DEL SUD AMERICA, PAREGGIATO NELLE SUE FUNZIONI ECOLOGICHE SOLO DA GRANDI FELINI, RAPACI, LORICATI E ALTRI SERPENTI.

BOA
DI DUMERIL

I BOA, COMPRESO IL BOA DI DUMERIL, SONO ANIMALI OVOVIVIPARI: LE UOVA SONO INCUBATE E SCHIUDONO ALL’INTERNO DELL’ORGANISMO MATERNO, CHE METTE QUINDI AL MONDO PICCOLI GIA’ PERFETTAMENTE SVILUPPATI.

BOA TERRICOLO
DEL MADAGASCAR

CON I SUOI QUASI 3 METRI DI LUNGHEZZA, QUESTO SERPENTE RISULTA ESSERE IL PIU’ GRANDE DI TUTTO IL MADAGASCAR, UNO DEI POCHI PAESI AFRICANI PERALTRO IN CUI I BOA SONO DIFFUSI.

CAMALEONTE DALL'ELMETTO

GLI OCCHI DEI CAMALEONTI SONO INDIPENDENTI L’UNO DALL’ALTRO, DANDO MODO ALL’ANIMALE DI MONITORARE L’AMBIENTE NEL MENTRE DELLO SVOLGERE DELLE SUE ATTIVITA’, AVENDO COMUNQUE LA POSSIBILITA’ DI COORDINARSI IN CASO SOPRAGGIUNGESSE LA NECESSITA’ DI METTERE A FUOCO PREDE O PREDATORI.

CLAMIDOSAURO

TRA I SIMBOLI DELLA INIMITABILE BIODIVERSITA’ AUSTRALASIATICA, QUESTA LUCERTOLA DEVE LA SUA FAMA MONDIALE AL CLAMIDE, MEMBRANA DI PELLE CORONANTE IL COLLO DELL’ANIMALE CHE, IN CASO DI PERICOLO, VIENE ESPANSA DAL RETTILE A OSTENTARE UNA SPLENDIDA QUANTO MINACCIOSA CORONA.

DRAGO
BARBUTO

LA SACCA DI PELLE POSTA ALL’ALTEZZA DELLA GOLA, CHIAMATA GIOGAIA, PUO’ ESSERE GONFIATA DALL’ANIMALE PER TERMOREGOLARSI O PER SCORAGGIARE RIVALI E PREDATORI. IN ENTRAMBI I CASI, PER QUESTIONI FISIOLOGICHE, TALE ZONA ANATOMICA DIVIENE DI COLORE NERO SEMBRANDO, GRAZIE ANCHE ALLA FORMA SPINOSA DELLE SQUAME, UNA VERA E PROPRIA “BARBA”.

I
FASMIDI

CAPOLAVORI DELL’EVOLUZIONE E DEL MIMETISMO, LE LORO FORME RICORDANO PERFETTAMENTE QUELLE DI RAMI E FOGLIE!

GECO
CRESTATO

E’ CHIAMATO GECO CRESTATO PER VIA DELLE PROTUBERANZE CARNOSE CHE SI SVILUPPANO, A PARTIRE DALLA ZONA ORBITALE, FINO AL DORSO.

GECO DIURNO GIGANTE
DEL MADAGASCAR

E’ CHIAMATO ANCHE “GECO MOFFETTA” PER VIA DEL DISEGNO SUL DORSO, CHE RICORDA MOLTO QUELLO DEI NOTI MEFITIDI AMERICANI.

GECO
LEOPARDINO

LA CODA CARNOSA, CARATTERISTICA DELLA SPECIE, FUNGE DA RISERVA DI NUTRIENTI, FONDAMENTALE VISTA LA SCARSITA’ DI RISORSE DA CUI SONO CONTRADDISTINTE LE ZONE ARIDE ABITATE DA QUESTO GECO. 

I
TEGU

VISTE LE SEMBIANZE E SOPRATTUTTO LE DIMENSIONI , QUESTI LUCERTOLONI SONO SPESSO SCAMBIATI PER VARANI. IN REALTA’, OLTRE A VIVERE IN UN TERRITORIO DOVE I VARANIDI NON SONO PRESENTI, TALI SAURI RISULTANO IMPARENTATI CON I COCCODRILLI, CON CUI CONDIVIDONO NUMEROSI TRATTI COMPORTAMENTALI, DALLA PROTEZIONE DEL NIDO ALLE MECCANICHE DEI PROCESSI COGNITIVI.

IDROSAURO
DI WEBER

NEI MASCHI ADULTI E’ PARTICOLARMENTE EVIDENTE, A PROLUNGAMENTO DELLA CRESTA DORSALE, L’ESCRESCENZA CARNOSA A VELA CHE, QUANDO ERETTA, TRASFORMA LA CODA DEL RETTILE IN UNA VERA E PROPRIA “PINNA CAUDALE”, IDEALE SOPRATTUTTO PER CONTRASTARE, DURANTE IL NUOTO, LE CORRENTI MARINE.

IGUANA
VERDE

I FEROMONI SESSUALI DELLE FEMMINE DI IGUANA VERDE SONO IN UNA QUALCHE MANIERA NON ANCORA BEN CHIARA ACCOSTABILI AI FEROMONI DELLE FEMMINE UMANE: DI CONSEGUENZA, SI RITIENE CHE I MASCHI DI QUESTA SPECIE POSSANO RISULTARE ATTRATTI DALLE DONNE.

LUCERTOLA
DI VETRO

COME TESTIMONIATO DALLA PRESENZA DI PALPEBRE E DA ALTRE CARATTERISTICHE ANATOMICHE NON SI TRATTA DI UN SERPENTE, BENSI’ DELL’”ORBETTINO” PIU’ GRANDE DEL MONDO!

PITONE
BIRMANO

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PITONE
REALE

E’ ANCHE DEFINITO “PITONE PALLA” IN QUANTO, SE MINACCIATO, INVECE DI ATTACCARE O FUGGIRE SI ARROTOLA SU SE’ STESSO.

PITONE
TAPPETO

IL NOME COMUNE DI QUESTA SPECIE, CHIAMATA ANCHE “PITONE DIAMANTE”, DERIVA DAL PATTERN, OVVERO I “DISEGNI” SULLA PELLE DI QUESTI SERPENTI, FORME CHE COSI’ PREZIOSAMENTE RICORDANO ALCUNI GIOIELLI E ALCUNI RICAMI DEI TAPPETI ORIENTALI.

PITONE
CORTO

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RACOFORO
MACULATO

CHIAMATA ANCHE RAGANELLA DORATA O RAGANELLA DALLE LABBRA BIANCHE, NEL PERIODO DEGLI AMORI I MASCHI SI FANNO RICONOSCERE PER VIA DEL LORO CANTO SIMILE..  ALLO STARNAZZARE DI UN’ANATRA!

RANA TORO
AFRICANA

INSAZIABILE PREDATORE D’AGGUATO, PUO’ INGURGITARE IN UN SOLO PASTO UNA QUANTITA’ DI CIBO PARI AD ALTE PERCENTUALI DEL SUO PESO CORPOREO; IN UNO ZOO SUDAFRICANO, UN ESEMPLARE HA INGHIOTTITO 17 PICCOLI DI COBRA IN UN GIORNO.

SERPE
DELLE MANGROVIE

TRATTASI DI UN SERPENTE VELENOSO OPISTOGLIFO, OVVERO DOTATO DI DENTI VELENIFERI POSIZIONATI NELLA REGIONE POSTERIORE DEI MASCELLARI; IN PRATICA, L’INEZIONE DEL VELENO AVVIENE IN FASE DI MASTICAZIONE.

SERPENTE CINESE
DELLA BELLEZZA

CON UNA LUNGHEZZA MASSIMA CHE PUO’ SFIORARE I 3 METRI, QUESTO SERPENTE RISULTA ESSERE UNO DEI PIU’ GRANDI COLUBRI DEL CONTINENTE ASIATICO.

SERPENTE
DEL GRANO

E’ MOLTO APPREZZATO DA CONTADINI E AGRICOLTORI PER LA SUA CAPACITA’ DI DETERRENZA NEI CONFRONTI DI RODITORI POTENZIALMENTE INFESTANTI. 

SERPENTE
DI GIADA

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SERPENTE
MUSO DI PORCO

SE MINACCIATO, SI FINGE MORTO CONTORCENDOSI SUPINO ED ESTRAENDO LA LINGUA, IN UN ATTEGGIAMENTO NOTO NEL MONDO ANIMALE COME TANATOSI.

SERPENTE REALE
DELLA CALIFORNIA

PREDATORE ATTIVO E VORACE, SI NUTRE PRINCIPALMENTE DI LUCERTOLE E ALTRI SERPENTI: TRA LE SUE PREDE PREFERITE VI SONO I SERPENTI A SONAGLI, AL CUI VELENO QUESTO ANIMALE E’ IMMUNE.

SERPENTE
DEL LATTE

COME MOLTI ALTRI APPARTENENTI AL GENERE, CON I SUOI SPLENDIDI COLORI IMITA SPECIE DI SERPENTI MOLTO VELENOSE, SFUGGENDO COSI’ ALLE MINACCE RAPPRESENTATE DA NUMEROSE CREATURE.

TESTUGGINE
TESTA GIALLA

NEL VILLAGGIO DI BAN KOK, IN THAILANDIA, QUESTE TARTARUGHE (CHIAMATE DAI LOCALI “TAO PEK”) HANNO VISSUTO IN ARMONIA CON GLI ABITANTI UMANI PER QUASI 200 ANNI, SENZA ESSERE CACCIATE O PERSEGUITE. POI , E’ ARRIVATO IL MERCATO GLOBALE…

TESTUGGINE
ZAMPE ROSSE

ONNIVORA, SI NUTRE PREVALENTEMENTE DI FRUTTA E DI PALE DI ESSENZE CARNOSE, MA GRADISCE ANCHE PIANTE A FOGLIA, NONCHE’ ANIMALI VIVI E MORTI. QUANDO E’ IN CERCA DI CIBO, SI MUOVE CON UN CARATTERISTICO MOVIMENTO A “RAGNATELA”

TESTUGGINE
SULCATA

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ULULONE DAL
VETRE ROSSO

TRA GLI ANURI PIU’ INTELLIGENTI, SE STIMOLATO CON RICOMPENSE E RINFORZI POSITIVI SI E’ DIMOSTRATO IN GRADO DI RISOLVERE ENIGMI COME LABIRINTI E SIMILI.

VARANO
DEL NILO

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PROTOTTERO

DURANTE LA STAGIONE SECCA SI AVVOLGE IN UN MUCO UMIDO DOVE PUO’ SOPRAVVIVERE FINO A 6 MESI, CIRCONDATO DALLA TOTALE ARIDITA’.

GECO
TOKAY

DI CARATTERE FIERO, SE MINACCIATO PUO’ EMETTERE POTENTI VOCALIZZI UDIBILI PER METRI DI DISTANZA!